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Tra i principali incentivi volti alla riqualificazione energetica degli edifici, il legislatore italiano ha introdotto, attraverso il Decreto Rilancio, il c.d. Superbonus 110%.
Tale misura di incentivazione si applicava alle spese sostenute, a partire dal 1º luglio 2020 fino al 30 giugno 2022, prorogato prima al 31 dicembre 2022, e poi al 31 dicembre 2023, mediante strumenti tracciabili, opportunamente documentate ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedano o detengano, sulla base di un titolo idoneo, l'immobile sul quale sono effettuati gli interventi di riqualificazione energetica o quelli antisismici.
In particolare, per i condomini e per gli edifici plurifamiliari, il c.d. Decreto Aiuti-quater (DL 176/2022, art. 9, co. 1, lett. a)) ha stabilito il mantenimento della percentuale di detrazione al 110% fino al 31 dicembre 2022, prevedendo poi il suo progressivo calo: al 90% nel 2023, al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
Invece per gli edifici unifamiliari (le villette) e per quelli funzionalmente indipendenti che alla data del 30 settembre 2022 abbiano realizzato almeno il 30% dei lavori, il Superbonus è terminato del tutto il 31 dicembre 2023.
Per ottenere la detrazione era necessario un miglioramento dell'efficienza energetica, relativo ad ogni unità immobiliare, di almeno due classi energetiche. Qualora ciò non era possibile, bisognava comunque ottenere il passaggio alla classe energetica immediatamente più alta. In ogni caso, il miglioramento della classe energetica doveva essere accertato da soggetti abilitati a compiere la procedura di certificazione energetica degli edifici sulla base di requisiti tecnici minimi stabiliti dal Ministero dello sviluppo economico.
Controversie e criticità
La misura ha suscitato innumerevoli critiche e polemiche, da parte di economisti e professionisti del settore.
Il Superbonus 110% è stato criticato in quanto elimina qualsiasi incentivo alla contrattazione sul prezzo dei lavori, con effetti inevitabilmente inflazionistici.
Sul piano dell'efficienza energetica, dato che a fronte dell'enorme costo per lo Stato ha raggiunto circa l'1% degli edifici, palesando l'insostenibilità dell'estensione della misura a percentuali sostanziali del patrimonio immobiliare italiano.
E anche riguardo l’aspetto apparentemente più positivo, cioè la creazione di nuove imprese edili e posti di lavoro, perché in realtà si è trattato spesso di micro imprese di scarsa o scarsissima qualità, nate solo per accedere ai bonus e destinate in molti casi a morire con essi.
Questo significava inoltre che pur essendo una misura economicamente insostenibile per lunghi periodi sarebbe stata tuttavia difficile e politicamente molto costosa da smantellare.
Un dato riscontrato nell’attività del ns studio è la crescita esponenziale del contenzioso legato al Superbonus 110%, al Sisma Bonus acquisti e ai Bonus edilizi in generale.
I contenziosi che lo studio si trova a dover gestire riguardano:
- Non corretta interpretazione delle norme che regolano gli interventi rientranti nei bonus edilizi;
- Mancato rispetto da parte dell’appaltatore dei tempi di consegna;
- Richieste aumenti prezzi spropositate da parte dell’appaltatore;
- Mancato rispetto da parte dei professionisti (architetti, ingegneri) degli impegni assunti in merito alle attività di assistenza e certificazione;
- Imprese costruttrici che applicano aumenti del prezzo di vendita abnormi incassando di fatto l’equivalente del Sisma Bonus anziché renderlo usufruibile dall’acquirente;
- Mancato rispetto da parte dei General Contractor degli impegni nei confronti dei Committenti;
- Approssimativa esecuzione delle opere previste nel contratto di appalto;
- Risoluzione di contratti di appalto non più eseguibili;
- Cessioni improprie del credito di imposta.
Questioni tutte che portano, se non gestite al meglio, la perdita da parte del Cliente / Committente della possibilità di usufruire di tale importante agevolazione.
Contenzioso acuito dalle difficoltà nel reperire i materiali e dalla incertezza normativa, al quale si sommano le criticità del sistema bancario creditizio e conseguenti difficoltà ad operare la cessione dei crediti.
E’ estremamente importante pertanto attivarsi per tempo secondo le corrette modalità al fine di:
lato cliente /committente, poter responsabilizzare adeguatamente chi ha causato la perdita del beneficio
lato Impresa/professionista evitare di risarcire danni che non siano causalmente collegati a propri inadempimenti.
Lo studio legale LTD tutela ed assiste il cliente in tutte le controversie aventi ad oggetto il cd. superbonus 110%. Si può richiedere un preventivo gratuito e un appuntamento a studio per approfondire la problematica specifica.
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